Consolidamento plinti isolati in c.a.

Le fondazioni sono elementi che uniscono il terreno e la sovrastruttura, composte da materiali che possono essere caratterizzati da diverse caratteristiche e proprietà meccaniche. Con il tempo, a causa dell’azione dell’uomo, di agenti esterni e di possibili variazioni delle caratteristiche geotecniche del terreno, queste possono in qualche modo deteriorarsi, cedere e mettere in pericolo la sicurezza dell’edificio.

Le strutture ad uso industriale in genere presentano fondazioni su plinti che possono essere di varie forme e dimensioni in funzione dei carichi a cui sono sottoposti e del terreno su cui sono appoggiati.

Il consolidamento delle fondazioni su plinti con le nostre tecniche, permette di ripristinare la sicurezza delle abitazioni e degli edifici industriali costruite su questo tipo di fondamenta, in maniera poco invasiva e soprattutto sicura.

Che cosa sono i plinti di fondazione?

I plinti sono una tipologia di fondazione superficiale o diretta applicata spesso sia per le strutture adibite a uso civile che nei fabbricati industriali. Si tratta di elementi in genere di cemento armato predisposti per distribuire il carico della sovrastruttura su una porzione di terreno abbastanza ampio, in modo da raggiungere una sicurezza soddisfacente e un’apprezzabile resistenza. I plinti possono essere tozzi o snelli, a seconda che siano più o meno rigidi.

Quando si usa il plinto di fondazione?

Sarebbe importante usare questo tipo di fondazione quando il terreno su cui si costruisce è sufficientemente buono e affidabile a poter sopportare il carico concentrato trasmesso da questo tipo di fondamenta isolato. Il plinto si pone alla base del pilastro in modo da distribuire in maniera equilibrata il carico sul terreno di fondazione. Il plinto è composto da una base quadrata, circolare o rettangolare detta suola, il cui piano in posa viene posto di fatto sul terreno. Può succedere però che si tratti di argille soggette a variazioni di volume, come nel caso delle alternanze di ritiro e rigonfiamento stagionali, legate alle variazioni del tenore di umidità o del livello della falda acquifera. In questa situazione possiamo avere dei dissesti e l’apertura di crepe su pavimentazioni e murature.

I plinti sono possono quindi essere adottati per realizzare le fondazioni quando:

  • il terreno presenta apprezzabili caratteristiche meccaniche in grado di scongiurare il rischio di eventuali cedimenti
  • i carichi non necessitano di strutture di fondazione troppo grandi

Il plinto va perciò utilizzato quando il suolo non è troppo deformabile e quando è abbastanza resistente; per sortire effetto, il carico da sorreggere non deve essere eccessivo.

I plinti si distinguono in:

  • plinti alti: l’altezza è superiore dell’aggetto rispetto al pilastro
  • plinti bassi: l’altezza è inferiore all’aggetto
  • plinti zoppi.

Quando si usa il plinto zoppo?

È una scelta progettuale e costruttiva utilizzata di solito per pilastri posti sul confine della proprietà, dove non si può centrare il plinto sotto il pilastro. Va fatto ovviamente tenendo conto di ciò che comporta in termini di distribuzione dei carichi sul terreno e possibili cedimenti differenziali.

Cosa si intende per fondazioni discontinue?

Il plinto di fondazione è la struttura più semplice fra le fondazioni dirette superficiali: normalmente è costituito da un blocco in calcestruzzo armato a forma di parallelepipedo o trapezoidale. Nel caso dei plinti isolati le singole fondazioni non sono in alcun modo legate tra loro, sono quindi dette discontinue. Con le attuali normative sismiche ciò non è più fatto in praticamente nessun caso, ma in passato accadeva piuttosto di frequente.

I plinti prefabbricati in cemento armato e prefabbricati offrono:

  • una vantaggiosa riduzione di costi e tempi di realizzazione
  • minore difficoltà nella posa dei pilastri
  • maggiore controllo della qualità del prodotto

Il plinto serve a ripartire i carichi puntuali su una porzione di terreno abbastanza grande affinché il grado di resistenza raggiunga i parametri richiesti dalle normative. Queste metodologie sono indicate anche per la costruzione di edifici a rischio sismico connettendo i pilastri con le travi di fondazione.

Consolidamento di plinti isolati o collegati: quando è opportuno praticarlo?

Il consolidamento dei plinti isolati rientra tra le tipologie di consolidamento delle fondazioni che capita più spesso di affrontare per rimediare a cedimenti differenziali.

Come dicevamo il ricorso alle fondazioni a plinti isolati dovrebbe essere impiegato esclusivamente laddove il terreno di fondazione sia in grado di sopportare una tensione non troppo ridotta (almeno 1,5 ÷ 2 kg/cm2) e non dia nessuna preoccupazione in merito a possibili cedimenti differenziali. Purtroppo questo non sempre viene rispettato.
Inoltre, si possono aggiungere cause esterne che possono andare a determinare successivamente alla costruzione la perdita di resistenza dei terreni inizialmente adeguati, come perdite della rete di raccolta delle acque piovane o della rete fognaria. Ciò determina spesso cedimenti localizzati di uno o più plinti che necessitano quindi di interventi di consolidamento in fondazione o di miglioramento del terreno.

Le strutture con le suddette caratteristiche sono spesso condomini o capannoni industriali. In entrambe le tipologie di fabbricato è determinante poter proporre interventi di consolidamento dei plinti isolati che abbiano caratteristiche:

  • bassa invasività
  • tempi rapidi di esecuzione
  • costi contenuti
  • garanzie di risultato

 La nostra proposta

SYSTAB propone per queste casistiche due tipi di intervento, che in alcuni casi possono essere impiegate in sinergia:

  • Consolidamento del terreno di fondazione mediante iniezione di resine espandenti a densità differenziata, per migliorare la resistenza del terreno e ripristinare il corretto appoggio terreno-plinto riattivando interamente la fondazione
  • Consolidamento con micropali precaricati che consentono di trasferire il carico in profondità a terreni stabili e recuperare se necessario il cedimento differenziale di ogni pilastro interessato dal dissesto. Il Consolidamento dei plinti isolati mediante realizzazione di micropali in acciaio pressoinfissi con martinetti idraulici a contrasto con la struttura e precaricati per evitare assestamenti e produrre sollevamenti e recupero della corretta posizione del plinto. Il collegamento del palo può avvenire sul plinto stesso oppure sul pilastro riducendo al minimo gli scavi e carotando il plinto per l’attraversamento del micropalo.

I tecnici SYSTAB sono a disposizione per valutare e proporre le migliori soluzioni son sopralluoghi e preventivi gratuiti in tutta ITALIA.

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Cristian Setti

Geologo