Consolidamento fondamenta acquedotto
La cabina di manovra del serbatoio dell’acquedotto di Longarone (BL), un manufatto in cemento armato costruito su un versante particolarmente ripido poco a nord del centro abitato, nel corso degli anni ha manifestato progressivi cedimenti differenziali, molto evidenti della porzione a valle. La fondazione impostata su materiale di riporto e con la scarpata, immediatamente limitrofa alla struttura, in lenta ma progressiva erosione. La struttura con fondazioni a platea in c.a. ha manifestato un movimento di rotazione rigido, che se non arrestato rischiava di compromettere la sicurezza e l’utilizzo dell’impianto stesso.
Intervento consolidamento fondazioni acquedotto
La prima problematica da affrontare era quella di un intervento risolutivo di consolidamento e stabilizzazione, che non necessitasse di opere complesse e non comportasse l’uso di macchine operatrici ingombranti; infatti l’accessibilità del cantiere è estremamente limitata e le vie di accesso impervie.
Inoltre la presenza della scarpata vicinissima al manufatto e la delicatezza dell’opera da consolidare, hanno portato progettisti e committenza a scegliere un sistema che limitasse al massimo gli scavi (visto anche il pochissimo spazio per gestire il materiale di risulta) e non comportasse dannose vibrazioni oltre alla possibilità di operare con macchine e attrezzature trasportabili manualmente o al massimo con l’impiego di un piccolo fuoristrada. La scelta è stata quella di utilizzare i micropali a contrasto precaricati di SYSTAB, una tecnologia che sfrutta i martinetti idraulici per infiggere a pressione pali modulari in acciaio ad alta resistenza di diametro 76 mm (o superiori in caso di necessità).
Nel caso specifico si trattava di intervenire sul fronte a valle trasferendo il peso della struttura al substrato roccioso, superano quindi i primi strati di detrito e materiale di riporto scarsamente addensato.
Previa carotatura della platea di fondazione, sono stati quindi installati 10 pali precaricati di lunghezza media 8 metri collegati alla struttura mediante piastre in acciaio.
Consolidamento fondamenta acquedotto: i vantaggi
Il sistema sopra descritto consente di ottenere il massimo da questa tecnologia ed in particolare di:
- limitare le opere di scavo e installare i pali senza produrre materiale di risulta né vibrazioni;
- mantenere la possibilità di controllare la pressione di installazione e collaudare la portata raggiunta da ogni singolo micropalo;
- precaricare ogni palo con un carico superiore a quello di esercizio, imponendo il cedimento primario evitando assestamenti prolungati nel tempo;
- infine garantire un collegamento efficacie palo-struttura al termine delle opere.
Il lavoro ha richiesto poco meno di 6 giorni lavorativi con senza produrre dannose vibrazioni né materiale di risulta. L’accesso disagevole, strade ripide e molto strette, avrebbe comportato difficoltà per mezzi più grandi mentre il sistema impiegato ha consentito di eseguire il tutto senza inconvenienti.
Contattaci per maggiori informazioni su questa Case History