Consolidamento terreno: quando e come

Il consolidamento terreno può essere opportuno e consigliabile in diverse situazioni:

  1. realizzazione di nuove strutture su terreni particolarmente scadenti;
  2. cedimenti delle fondazioni dovuti a insufficienti caratteristiche del terreno o ad azioni che ne hanno determinato il dilavamento o l’ “alterazione” in senso lato;
  3. l’incremento dei carichi dovuto a sopraelevazione, ristrutturazione o variazione della destinazione d’uso.

Per quanto riguarda il primo caso, per la mia personale esperienza, è consigliabile progettare la struttura in funzione del terreno e quindi non intervenire con il consolidamento terreno ma bensì realizzare fondazioni adeguate a sopperire all’insufficienza del substrato fondale. In fase di costruzione infatti è molto semplice e normalmente non così costoso, realizzare pali o micropali opportunamente dimensionati ed approfonditi per fornire assolute garanzie di stabilità al nuovo fabbricato.

Molto diverso è il discorso per le situazioni descritte al punto 2 e punto 3. Parliamo infatti di edifici esistenti, sui quali è complesso ed estremamente costoso intervenire per il consolidamento delle fondazioni, perciò in molti casi è consigliabile optare per un consolidamento del terreno. Questo vale in particolare per il punto 2, infatti il cedimento che avviene molti anni dopo la costruzione è praticamente sempre dovuto a cause esterne che hanno modificato gli equilibri e sulle quali un efficace miglioramento delle caratteristiche geomeccaniche del terreno può ristabilire l’assetto stabile perduto a causa ad esempio di infiltrazioni d’acqua o di abbassamenti delle falde acquifere.

Uno dei metodi più diffusi ed anche più efficaci, tenuto conto delle migliorie che negli ultimi anni sono state apportate a queste tecnologie, è il consolidamento del nodo terreno-fondazione con iniezione di resine espandenti.

Ecco i principali vantaggi di questo sistema:

  • cantiere molto rapido e per nulla invasivoiniezione resine con controllo laser 2
  • risultati collaudabili con prove geologiche eseguite in corso d’opera
  • garanzie decennali sia sui materiali che sul risultato
  • pochissime controindicazioni (l’intervento è praticamente sempre migliorativo, anche se ci sono alcuni aspetti su cui fare attenzione, in questa sede non mi dilungherò ma i nostri tecnici sono disponibili per consulenze specifiche e sopralluoghi gratuiti)
  • le resine espandenti sono applicabili anche su terreni argillosi notoriamente dotati di bassissime permeabilità (a differenza delle miscele cementizie) e pesano molto poco, quindi non rischiano di generare sovraccarichi come spesso accade con sottomurazioni “faidate”.
Il tema è molto esteso quindi per qualsiasi delucidazione contattateci direttamente.
Cristian Setti
Geologo