Consolidamento di una villa in provincia di Teramo: il dissesto

Si tratta di una villa costituita da 2 piani fuori terra. La struttura è realizzata in muratura di mattoni con fondazioni dirette, continue molto superficiali. L’edificio si trova in zona di collina, nel comune di Torricella Sicura nel territorio Teramano.

Come spesso accade la struttura è stata costruita a mezza costa, sbancando la parte a monte e riportando terreno sulla porzione di valle. Negli ultimi dieci anni la casa è rimasta praticamente disabitata ed è stata recentemente acquistata da un nuovo proprietario. In fase di valutazione dell’acquisto e progettazione della ristrutturazione è emersa la presenza di una serie di crepe nei muri e fessurazioni, prevalentemente a 45°.

Consolidamento delle fondazioni Abruzzo – La soluzione di SYStab con resine espandenti ed i suoi vantaggi

L’analisi del quadro fessurativo ha evidenziato un cedimento differenziale della parte frontale di valle, quella verosimilmente fondata su terreno di riporto. Evidentemente l’assenza di una corretta regimazione delle acque ed alcuni pluviali danneggiati hanno causato il dilavamento ed il rammollimento dei terreni riportati e nelle frazioni argillose presenti nei primi strati sotto le fondazioni.

A seguito delle indagini geologiche e del rilievo con analisi del quadro fessurativo eseguito dal Geologo Romolo di Francesco, incaricato dal nuovo proprietario, è stata evidenziata la necessità di un consolidamento delle fondazioni prima di procedere con le altre opere di restauro.

Sono state analizzate le principali scelte possibili per il consolidamento fondale:

  • realizzazione di sottofondazioni in cemento armato
  • consolidamento del terreno mediante iniezioni di resine o miscele cementizie
  • realizzazione di fondazioni profonde su pali.

Innanzitutto è stato escluso che il dissesto fosse legato a problematiche di frana. I terreni si sono rivelati scadenti fino alla profondità di circa 3,5 m dal piano campagna, con piano di appoggio delle fondazioni posto a circa 1 metro di profondità.

Vista la natura localizzata del cedimento e la presenza di terreni affidabili a profondità di circa 3,5 – 4 metri si è optato per un consolidamento dei primi metri mediante iniezione di resine espandenti a densità differenziata.

Questa scelta tecnico – progettuale ha consentito di:

  • operare solo sulla zona ceduta, senza irrigidire la struttura e minimizzando i rischi di innescare cedimenti nella porzione non trattata
  • intervenire senza scavi
  • operare anche su un muro di spina interno senza demolire la pavimentazione di pregio esistente al piano terra
  • ottenere un miglioramento geomeccanico ed una stabilizzazione di tutto il volume di terreno con caratteristiche scadenti.

Sono state quindi eseguite iniezioni con due tipologie diverse di resine a lenta espansione:

  • resine ad alta densità: ottimali per riempimento dei vuoti più importanti e per mantenere elevate caratteristiche meccaniche e controllo della diffusione nel terreno;
  • resine ad alta espansione: impiegate nella seconda fase per ottenere spinte di compattazione elevate ed avere una diffusione elevata della resina nel terreno, anche in presenza di vuoti microscopici.

Le opere sono state completate in 3 giorni lavorativi.

Al fine di verificare i miglioramenti ottenuti sono state eseguite una serie di indagini geognostiche pre e post iniezione. Tali indagini hanno consentito di verificare la corrispondenza dei volumi iniettati e degli incrementi di resistenza ottenuti rispetto al modello progettuale elaborato dal Dott. Geol. Romolo di Francesco (consulente tecnico del Tecnico della Committenza Ing. Rastelli Mauro).

Per maggiori informazioni su questa Case History:

COMPILA IL FORM PER RICHIEDERE UN SOPRALLUOGO GRATUITO E SENZA IMPEGNO.

Un nostro tecnico ti ricontatterà per fissare un appuntamento nel più breve tempo possibile.