DISSESTO COMPLESSO AFFRONTATO E RISOLTO CON PALI PRECARICATI

I cedimenti delle fondazioni comportano spesso interventi complicati e invasivi. In alcune situazioni però può essere veramente difficile intervenire. Parliamo di un edificio costruito in riva ad una roggia (un antico canale artificiale di modesta portata), in un piccolo comune in provincia di Pavia.

Negli ultimi anni la porzione aggiunta a ridosso del canale ha cominciato a manifestare un progressivo cedimento. Il tutto si è reso evidente con una cosiddetta lesione di giunto, una crepa verticale che ha cominciato ad allargarsi in modo preoccupante a contatto con la porzione più antica della casa. Purtroppo il lato su cui si doveva necessariamente intervenire con un consolidamento delle fondazioni era proprio quello meno accessibile. Con poco più di un metro di spazio utile tra il muro da consolidare ed il canale.

SOLUZIONE ADOTTATA DESCRIZIONE INTERVENTO

La scelta del progettista è ricaduta su un intervento di micropalificazione. Le fondazioni dell’edificio non erano adeguate ad un collegamento diretto dei pali ed inoltre eseguire degli scavi continui risultava complicato e rischioso per la stabilità della struttura. Perciò si è optato per un consolidamento con micropali precaricati collegati mediante tubi camicia inseriti in un nuovo cordolo di fondazione reso solidale alla muratura esistente. Realizzato il cordolo a livello del piano campagna, per evitare scavi, si è attesa la maturazione del getto (canonici 28 giorni) prima di procedere all’infissione dei pali con martinetti idraulici. Ogni palo è stato infisso a pressione sfruttando il contrasto offerto dalla struttura, fino ad una profondità di circa 9 metri.

TEMPISTICHE E VANTAGGI RISPETTO A MICROPALI TRADIZIONALI

Il consolidamento fondazioni con micropali precaricati ha svariati vantaggi che  rispetto alle tradizionali tecniche di palificazione:

  • tempi di realizzazione rapidi 
  • gli scavi possono essere evitati o comunque ridotti al minimo
  • non produce alcun materiale di risulta
  • non impiega nè fanghi nè acqua (cantiere asciutto idoneo anche in ambienti stretti e interni)
  • non produce vibrazioni dannose per la struttura da consolidare
  • la portata di ogni singolo palo viene misurata in tempo reale
  • precarico per l’annullamento dei cedimenti primari.

L’intervento di consolidamento fondazioni  è durato complessivamente 1 giorno e mezzo ed ha consentito l’infissione di 4 micropali diametro 76 mm e lunghezza media 9,5 metri, compreso fissaggio finale dei micropali con tubi camicia in acciaio.

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