Consolidamento fondazioni villa - Crepe nei muri 2

Consolidamento di una antica villa in provincia di Siena: il problema

Si tratta di una antica villa sita nelle famose colline delle cosiddette Crete Senesi. Si tratta delle splendide colline che hanno reso famosa questa zona della Toscana in tutto il mondo. I terreni di quest’area però nascondo dal punti vista geotecnico, parecchie insidie. In particolare sono terreni soggetti a importanti variazioni volumetriche in funzione del variare del contenuto di umidità. Succede così che durante periodi di prolungata siccità si verifichino essiccamenti fino a profondità significative (anche oltre i 3 metri) e ciò comporta ritiri del terreno e crepe nei muri di molte case.

In questo caso parliamo di una villa antica, ristrutturata pochi anni fa e realizzata interamente in sasso. La villa è dotata di importanti contrafforti e speroni che testimoniano problemi di cedimenti già a partire da parecchi decenni fa. Negli ultimi anni però, dopo la ristrutturazione, questi cedimenti si sono fatti molto più vistosi ed hanno richiesto un intervento di consolidamento del terreno e delle fondazioni.

Consolidamento delle fondazioni ad Asciano (SI) – La soluzione SYStab con resine espandenti differenziate

L’analisi del quadro fessurativo ha evidenziato un cedimento differenziale di due angolate in particolare.

Le cause del problema sono state individuate in un insieme di fattori che si sono venuti a sommare ed in particolare:

  • terreni argillosi
  • periodi di forte siccità
  • presenza di piante ad alto fusto nelle vicinanze
  • perdita di un pluviale.

Sono state analizzate le principali scelte possibili per il consolidamento delle fondamenta:

  • opere di sottofondazione in c.a.
  • consolidamento del terreno mediante iniezioni di resine o miscele a base di cementi
  • realizzazione di fondazioni profonde su micropali.

Innanzitutto è stato escluso che il dissesto fosse legato a movimenti franosi. Vista la necessità di non demolire le pavimentazioni esterne e di intervenire solo nelle zone oggetto del cedimento e non sull’intero impianto fondale si è optato per eseguire un consolidamento con iniezioni di resine a densità differenziata e lenta espansione.

Questa scelta tecnico – progettuale ha peremsso di:

  • operare solo sulla zona cedevole, senza irrigidire la struttura e minimizzando i rischi di innescare cedimenti nella porzione non trattata
  • intervenire senza demolizioni e senza scavi
  • ottenere un miglioramento geomeccanico ed una stabilizzazione di tutto il volume di terreno interessato da variazioni volumetriche stagionali.

Sono state quindi eseguite iniezioni con 2 tipi differenti di resine espandenti:

  • resine ad alta densità: ottimali per riempimento dei vuoti più importanti e per mantenere elevate caratteristiche meccaniche e controllo della diffusione nel terreno;
  • resine ad alta espansione: impiegate nella seconda fase per ottenere spinte di compattazione elevate ed avere una diffusione elevata della resina nel terreno, anche in presenza di vuoti microscopici.

Le opere sono state completate in 2 giornate (durata del cantiere medio con questa tecnologia).

Al fine di verificare i miglioramenti ottenuti sono state eseguite una serie di indagini geognostiche pre e post iniezione.

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